WABI
Wabi è un termine orientale (giapponese), per il quale non esiste la traduzione letterale, ma individua la bellezza delle cose modeste, semplici, incompiute…
Viviamo in un momento molto poco Wabi: anzi se fai una cosa Wabi, ti fanno causa, non ti pagano e chiedono i danni… ma guarda te come cambia la filosofia di vita da una parte all’altra del pianeta!!
In realtà però Wabi non significa una cosa fatta a metà o fatta male! Bensì “incompiuta” cioè che lascia all’immaginazione il compito di finirla con l’abilità, il gusto e il bisogno di chi osserva.
Wabi è lasciare che l’altro sia libero di completare la cosa a suo piacimento, o di non farlo, così che anche altri possano immaginare e finire a modo loro.
Wabi è una traccia che chiunque può seguire in libertà, senza costrizioni di forma o di risultato.
Mi piace molto questa idea.
Condividi: